Mancano i dati del 2022. Sportiello (M5s) e l’attivista Di Martino si chiedono se, dietro questo ritardo, non ci sia una volontà politica «rispetto a una linea di continuità sulle politiche di deterrenza che questo governo sta portando avanti rispetto al diritto all’aborto». Le associazioni continuano a chiedere dati aperti in relazione alle strutture pubbliche